I robot come persone giuridiche?

La commissione affari giuridici del Parlamento europeo ha adottato a gennaio un rapporto contenente raccomandazioni alla Commissione nel campo della robotica e dell'intelligenza artificiale.

Il Parlamento europeo dovrebbe decidere nel corso di febbraio se presentare un rapporto sull'intelligenza artificiale (AI) alla Commissione. Il rapporto della commissione si occupa dei principi generali riguardanti lo sviluppo della robotica e dell'IA per uso civile. I punti chiave sono il desiderio di stabilire principi etici per lo sviluppo e l'uso della robotica alimentata dall'intelligenza artificiale e di introdurre uno status giuridico separato per i robot intelligenti. Il rapporto parla anche della creazione di un'agenzia europea per la robotica e l'intelligenza artificiale. Questo dovrebbe garantire che la necessaria competenza tecnica, etica e normativa sia disponibile per fornire risposte tempestive alle sfide e alle opportunità derivanti dallo sviluppo della robotica. Si propone anche di istituire un registro dei robot in tutta l'Unione e di introdurre la registrazione obbligatoria e l'assicurazione per i robot intelligenti.

Il robot come "persona elettronica"

La proposta di stabilire uno status giuridico separato per i robot come "persone elettroniche" sembra a prima vista fantascienza. Tuttavia, ci sono considerazioni molto pratiche dietro questa idea: Se un robot ha un proprio status giuridico, può anche essere ritenuto responsabile delle proprie azioni e decisioni attraverso questo status. Se causa danni, per esempio, il robot può essere citato direttamente per i danni. Naturalmente, questo ha senso solo se questi danni sono poi anche coperti dall'assicurazione. Ecco perché la commissione giuridica propone anche nella sua relazione un obbligo di assicurazione per i robot intelligenti e, come misura supplementare, un obbligo di registrazione. Questo eliminerebbe la necessità di trovare sempre la persona (o l'azienda) responsabile del robot in caso di danni. Questo è un grande vantaggio, soprattutto in un mondo sempre più automatizzato e in rete, dato che i contributi individuali di causalità sono a volte difficili da determinare.

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Chi l'autore

Il dottor Markus Häuser è un avvocato e partner di CMS in Germania. È un esperto in diritto della tecnologia e co-editore dello studio "Digital Economy & Law". Lo studio affronta le sfide legali della trasformazione digitale e l'impatto della digitalizzazione sul dipartimento legale.

Contributi assicurativi dei robot

Se un robot ha una propria personalità giuridica, può anche fare dichiarazioni vincolanti a proprio nome e concludere contratti efficaci. Questo significa che i robot sarebbero anche responsabili con i loro propri beni e potrebbero anche essere citati in tribunale. Questi pensieri ci sembrano ancora molto estranei. A questo punto sorgono molte altre domande: Come, per esempio, un robot dovrebbe costruire il proprio patrimonio? Dovrebbe essere pagato per il suo lavoro? Deve pagare le tasse?

Ma se si guarda al rapido progresso nello sviluppo dell'IA e della robotica, tutti questi pensieri e domande non sembrano affatto inverosimili. Economicamente, tutto ciò potrebbe avere un senso: dal suo salario, un robot potrebbe pagare i premi di assicurazione per la responsabilità civile dei robot e anche le tasse. Questo potrebbe diventare essenziale per il mantenimento dei sistemi sociali in futuro. La proposta di creare una cosiddetta "Carta sulla robotica" per stabilire un quadro guida etico per la costruzione e l'uso dei robot sembra molto futuristica a prima vista. Il ragionamento alla base si basa sull'idea che l'ulteriore avanzamento dell'autonomia e della complessità nella robotica potrebbe portare a una situazione in cui la privacy, l'integrità, la dignità e l'autonomia degli esseri umani sono in pericolo. Secondo questa carta, i ricercatori nel campo della robotica dovrebbero impegnarsi nella più alta condotta etica e professionale. Insbesondere sollen sie sich an folgende Grundsätze halten:

  • Benefizienz (Roboter sollten im besten Interesse der Menschen handeln)
  • Schadensvermeidung
  • Möglichkeit der autonomen Entscheidung über die Bedingungen, unter welchen der Roboter interagiert
  • Gerechtigkeit bei der Verteilung der Nutzen, die mit Robotik verbunden sind.

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