I crediti inesigibili sono definiti come il denaro dovuto a un’azienda che non è in grado di riscuotere dal proprio cliente. Questo può essere il risultato dell’incapacità del cliente di pagare o del suo rifiuto di pagare. I conti non esigibili sono noti anche come crediti inesigibili o crediti in sofferenza.
Motivi dei conti inesigibili
I motivi più comuni dei conti inesigibili sono il fallimento del cliente, l’insolvenza del cliente, il rifiuto del cliente di pagare e la morte del cliente. In alcuni casi, anche la mancata risposta del cliente agli sforzi di riscossione dell’azienda può essere un motivo di inesigibilità.
Registrazione dei conti inesigibili
Quando un’azienda registra un conto inesigibile, deve registrare l’importo come spesa per crediti inesigibili. Questa spesa riconosce che il cliente non è in grado di pagare e che l’azienda non incasserà il denaro. L’importo viene quindi sottratto dal saldo dei crediti dell’azienda.
Stima dei conti non esigibili
Per stimare i conti non esigibili, le aziende devono analizzare le tendenze di pagamento dei clienti del passato per determinare la probabilità di mancato pagamento da parte dei clienti. Questo viene fatto confrontando il saldo attuale con la media dei pagamenti del cliente e con le condizioni economiche attuali.
Riserva per i conti non esigibili
Le aziende devono anche creare una riserva per coprire i potenziali conti non esigibili. Questa riserva serve a garantire che l’azienda disponga di denaro sufficiente per coprire eventuali crediti inesigibili. In genere, le aziende calcolano la riserva in base alle stime del saldo totale dei crediti, alla percentuale di clienti che potrebbero non pagare e all’ammontare di denaro che potrebbe essere perso su tali conti.
Spese per crediti inesigibili
Quando un cliente non effettua il pagamento di un debito, l’azienda deve rilevare una spesa per crediti inesigibili. Questo viene registrato come un addebito al conto delle spese per crediti inesigibili e un accredito al conto dei crediti. Il costo del credito inesigibile viene quindi registrato nel bilancio dell’azienda.
Trattamento dei conti inesigibili nel bilancio
Quando un cliente non effettua il pagamento di un debito, l’azienda deve registrare l’importo come spesa per crediti inesigibili. Questa spesa deve essere riportata nel conto economico dell’azienda come costo. La spesa per i crediti inesigibili è riportata come spesa non operativa ed è registrata come un addebito al conto spese per crediti inesigibili e un accredito al conto crediti.
Strategie per ridurre al minimo i crediti inesigibili
Le aziende possono adottare misure per ridurre al minimo le perdite sui crediti inesigibili. Queste misure includono la definizione di politiche e procedure di credito, il monitoraggio della solvibilità dei clienti, la fornitura di opzioni di pagamento e la riscossione tempestiva dei pagamenti. L’azienda dovrebbe anche prendere in considerazione l’utilizzo di un’agenzia di recupero crediti per recuperare i debiti non pagati.
La comprensione dei conti non esigibili è essenziale per le aziende per gestire correttamente i loro crediti. Comprendendo la definizione di crediti inesigibili, le ragioni che li determinano, il processo di registrazione e le strategie per ridurli al minimo, le aziende possono assicurarsi che i loro crediti siano gestiti in modo efficace.
L’inesigibile è la somma di denaro dovuta a un’azienda che non può essere riscossa. Ciò può accadere per una serie di ragioni, come il fatto che il cliente non abbia il denaro per pagare o che si rifiuti di farlo.
Per contabilizzare i crediti inesigibili, è necessario creare un fondo svalutazione crediti. Questo accantonamento sarà un conto in contropartita del bilancio, che compenserà i crediti. Per calcolare l’accantonamento, è necessario stimare la percentuale dei crediti che non saranno riscossi. Questa stima può basarsi su dati storici, su medie di settore o sulla propria esperienza. Una volta stimato l’importo dei crediti inesigibili, dovrete imputarlo ai vostri crediti su base mensile.
I crediti sono gli importi dovuti a un’azienda dai suoi clienti per beni o servizi forniti a credito. I crediti inesigibili sono crediti che non verranno riscossi perché il cliente non è in grado di pagare.
Esistono diversi tipi di attività che vengono tipicamente considerate inesigibili. Si tratta dei crediti, delle scorte e dei pagamenti anticipati. I crediti sono gli importi dovuti all’azienda dai suoi clienti. L’inventario è costituito dalle materie prime e dai prodotti finiti che l’azienda ha a disposizione. I pagamenti anticipati sono pagamenti effettuati in anticipo per beni o servizi non ancora ricevuti.
No, i conti inesigibili e i crediti inesigibili non sono la stessa cosa. I conti inesigibili sono conti per i quali un’azienda non è riuscita a riscuotere il pagamento, mentre i crediti inesigibili sono debiti che è improbabile che vengano rimborsati.