1. Definizione di abuso verbale e discriminazione – La Commissione per le Pari Opportunità nell’Impiego (EEOC) definisce l’abuso verbale e la discriminazione come qualsiasi forma di comunicazione sprezzante, offensiva, intimidatoria o molesta. Ciò include parole, gesti e altri comportamenti non graditi, indesiderati o abusivi.
2. Linee guida EEOC per gli abusi verbali e la discriminazione – L’EEOC ha fornito ai datori di lavoro linee guida per aiutare a prevenire gli abusi verbali e la discriminazione sul posto di lavoro. Queste linee guida includono la creazione di un ambiente sicuro e inclusivo, fornendo ai dipendenti chiare aspettative di comportamento accettabile e vietando qualsiasi forma di abuso verbale e discriminazione.
3. Formazione e istruzione sull’abuso verbale e la discriminazione – È importante che i datori di lavoro forniscano ai dipendenti una formazione e un’istruzione sull’abuso verbale e la discriminazione. Ciò può contribuire a garantire che i dipendenti siano consapevoli delle conseguenze di un comportamento di questo tipo e di come reagire in caso di comportamento di questo tipo.
4. Segnalazione di abusi verbali e discriminazioni – I datori di lavoro devono anche fornire ai dipendenti una procedura chiara per la segnalazione di abusi verbali e discriminazioni. I dipendenti devono essere incoraggiati a segnalare qualsiasi caso di abuso verbale o di discriminazione, in modo che il problema possa essere affrontato in modo rapido e appropriato.
5. Le conseguenze di abusi verbali e discriminazioni – L’EEOC descrive anche le conseguenze di abusi verbali e discriminazioni sul posto di lavoro. Queste possono andare da avvertimenti verbali alla sospensione e persino al licenziamento.
6. Protezione dei dipendenti da ritorsioni – I datori di lavoro devono anche creare un ambiente sicuro proteggendo i dipendenti da qualsiasi forma di ritorsione dopo che hanno segnalato casi di abuso verbale o di discriminazione.
7. Diritti dei dipendenti – L’EEOC delinea anche i diritti dei dipendenti quando si tratta di abusi verbali e discriminazioni. Questi diritti includono il diritto di essere liberi da qualsiasi forma di discriminazione e molestia, nonché il diritto di presentare un reclamo all’EEOC.
8. Prevenire gli abusi verbali e la discriminazione – Infine, i datori di lavoro devono adottare misure per prevenire qualsiasi caso di abuso verbale e discriminazione sul posto di lavoro. Ciò può includere la creazione di un ambiente sicuro e rispettoso, nonché la definizione di politiche chiare sul comportamento accettabile.
9. Creare una cultura positiva sul posto di lavoro – Anche la creazione di una cultura positiva sul posto di lavoro è essenziale per prevenire gli abusi verbali e la discriminazione. Ciò può includere l’incoraggiamento di una comunicazione aperta, l’offerta ai dipendenti di riconoscimenti e premi per i loro contributi positivi e la creazione di un ambiente che promuova il rispetto per tutti gli individui.
Seguendo le linee guida fornite dall’EEOC, i datori di lavoro possono creare un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo in cui i dipendenti si sentano a proprio agio e rispettati. Grazie a un’adeguata formazione e istruzione, i datori di lavoro possono assicurarsi che i dipendenti comprendano le conseguenze dell’abuso verbale e della discriminazione, fornendo loro le risorse necessarie per segnalare eventuali comportamenti di questo tipo. Creando una cultura positiva sul posto di lavoro e proteggendo i dipendenti da qualsiasi forma di ritorsione, i datori di lavoro possono promuovere un ambiente di rispetto, fiducia e inclusione.
La discriminazione verbale è qualsiasi forma di discriminazione basata sul linguaggio o sul modo di parlare di una persona. Può trattarsi di commenti negativi sull’accento di una persona, dell’uso di termini dispregiativi per descrivere il suo modo di parlare o di generalizzazioni su un gruppo di persone in base al loro modo di parlare. La discriminazione verbale può anche essere più sottile, come ad esempio fare supposizioni sull’intelligenza o sulle capacità di una persona in base al suo modo di parlare.
Sì, gli abusi verbali possono essere considerati molestie. È importante ricordare che per molestie si intende qualsiasi comportamento indesiderato o non gradito che sia offensivo, invadente o minaccioso. Se qualcuno fa ripetutamente commenti sgarbati, accondiscendenti o comunque offensivi, ciò può creare un ambiente di lavoro ostile e rientrare tra le molestie. Se si subisce un abuso verbale sul lavoro, è importante documentare il comportamento e parlarne con un supervisore o un rappresentante delle risorse umane.
Per abuso verbale in un ambiente di lavoro si intende qualsiasi tipo di linguaggio minaccioso, sprezzante o offensivo rivolto a un dipendente da un supervisore o da un collega. Questo tipo di comportamento può creare un ambiente di lavoro ostile o intimidatorio e può interferire con la capacità di un dipendente di svolgere il proprio lavoro. Se non viene affrontato, l’abuso verbale può anche sfociare in violenza fisica.
Sì, è possibile fare causa a un capo verbalmente offensivo. In realtà, potete fare causa a chiunque vi maltratti verbalmente, indipendentemente dalla sua posizione. Tuttavia, vincere una causa contro un capo per abusi verbali può essere difficile, in quanto è necessario dimostrare che l’abuso è stato grave e ha causato un danno effettivo. Inoltre, il vostro capo potrebbe essere protetto dall’immunità qualificata se è un dipendente pubblico.
Non esiste una risposta generale a questa domanda, poiché dipende dalle specificità della situazione. Tuttavia, se ritenete di essere stati vittime di molestie o discriminazioni sul posto di lavoro, potreste avere le basi per intentare una causa contro il vostro datore di lavoro.