I conti non esigibili, noti anche come crediti inesigibili, sono crediti che un’azienda non è in grado di riscuotere a causa dell’incapacità o della mancata volontà del cliente di pagare. Quando un cliente non è in grado di pagare una fattura, l’azienda deve apportare modifiche alla propria contabilità per riflettere la realtà della situazione. Effettuare le opportune rettifiche consente all’azienda di riportare con precisione la propria posizione finanziaria e di prendere decisioni finanziarie migliori.
Stabilire una politica per i conti non esigibili è un passo importante nella gestione dei crediti di un’azienda. Una politica ben definita definisce come vengono gestiti i crediti e stabilisce procedure specifiche per trattare con i clienti che non sono in grado di pagare. Inoltre, definisce i criteri per il calcolo dell’accantonamento per crediti inesigibili.
La registrazione dei conti inesigibili richiede una scrittura di rettifica nei libri contabili dell’azienda. Questa voce viene utilizzata per riconoscere la perdita derivante dal conto inesigibile e per riflettere la realtà della situazione nel bilancio. La rettifica viene generalmente effettuata addebitando il conto spese per crediti inesigibili e accreditando il fondo svalutazione crediti.
Dopo che il conto di un cliente viene considerato inesigibile, l’azienda deve cancellare il conto dai propri libri contabili. A tal fine si effettua una scrittura di rettifica che addebita il fondo svalutazione crediti e accredita i crediti. La cancellazione del conto segnala che l’azienda ha rinunciato alla speranza di incassare il denaro ed elimina il conto dai propri libri contabili.
In alcuni casi, un’azienda può essere in grado di recuperare il denaro da un conto inesigibile. A tal fine, si può intraprendere un’azione legale o negoziare un accordo con il cliente. Se il cliente paga, l’azienda deve effettuare una registrazione di rettifica per stornare la svalutazione e riflettere l’importo incassato nei propri libri contabili.
La stima dei conti non esigibili è una parte importante della gestione dei crediti di un’azienda. A tal fine, si analizza l’andamento storico dei crediti e si effettua un accantonamento per crediti dubbi per riflettere l’importo che si prevede non verrà riscosso. L’accantonamento viene poi utilizzato per rettificare il conto dei crediti inesigibili.
La segnalazione dei crediti inesigibili richiede la registrazione nel conto economico del costo dei crediti inesigibili e del fondo svalutazione crediti. Ciò consente agli utilizzatori del bilancio di vedere l’impatto dei crediti inesigibili sui profitti dell’azienda.
L’analisi dei conti non esigibili è una fase importante della gestione dei crediti di un’azienda. Si tratta di esaminare l’andamento dei crediti nel tempo per determinare se ci sono tendenze che devono essere affrontate. Comprendendo l’andamento dei crediti, le aziende possono gestire meglio i propri crediti e ridurre l’esposizione ai crediti inesigibili.
Conti inesigibili: Strategie per la rettifica è un articolo che fornisce informazioni su come rettificare correttamente le scritture per i conti non esigibili. Vengono trattati argomenti quali la definizione di una politica per i conti non esigibili, la registrazione dei conti non esigibili, la cancellazione dei conti non esigibili, il recupero dei conti non esigibili, la stima dei conti non esigibili, la segnalazione dei conti non esigibili e l’analisi dei conti non esigibili. Con l’aiuto di questo articolo, le aziende possono comprendere meglio come gestire i propri crediti e ridurre l’esposizione ai conti inesigibili.
I conti non esigibili sono quei crediti che non verranno riscossi dal cliente. Ciò può accadere per una serie di ragioni, come ad esempio il fatto che il cliente non sia in grado di pagare o che si rifiuti di farlo. I conti inesigibili sono noti anche come crediti inesigibili.
Quando si stabilisce che un conto è inesigibile, si effettua una registrazione nel libro giornale per eliminare il credito dai libri contabili. Ciò avviene addebitando il fondo svalutazione crediti e accreditando i crediti. L’importo della registrazione corrisponde all’importo del credito che non si prevede di incassare.
Per effettuare una registrazione di rettifica per crediti dubbi, è necessario addebitare il conto Accantonamento per crediti dubbi e accreditare il conto Crediti. L’importo dell’addebito e dell’accredito dipende dalla situazione specifica.
I conti non esigibili vengono registrati come perdita nel conto economico. Questa perdita rappresenta l’importo che l’azienda non riuscirà ad incassare dai clienti.
Le 5 scritture di rettifica sono ratei, risconti, stime, accantonamenti e rettifiche.
Esistono quattro tipi di scritture di rettifica: ratei, risconti, stime e rettifiche.
1. I ratei e risconti sono voci che vengono effettuate per registrare ricavi o costi che sono stati sostenuti ma non sono ancora stati registrati nelle scritture contabili. Ad esempio, se un’azienda fornisce servizi a un cliente ma non fattura al cliente fino al mese successivo, nel mese in corso verrà effettuata una registrazione per competenza per registrare i ricavi.
2. I risconti sono registrazioni effettuate per registrare costi o ricavi che sono stati sostenuti ma che saranno registrati solo in un periodo futuro. Ad esempio, se un’azienda paga un’assicurazione in gennaio ma la polizza non inizia prima di febbraio, una voce di risconto sarà effettuata in gennaio per registrare il risconto passivo.
3. Le stime sono voci effettuate per registrare costi o ricavi che non sono noti con precisione ma che possono essere stimati. Ad esempio, se un’azienda sostiene dei costi di riparazione, ma non ne conosce ancora l’importo esatto, si registrerà una voce di stima per registrare la spesa.
4. Le correzioni sono registrazioni effettuate per correggere errori commessi nelle registrazioni contabili. Ad esempio, se un’azienda registra erroneamente una spesa in un conto sbagliato, verrà effettuata una registrazione di correzione per spostare la spesa nel conto corretto.