Gli avatar appaiono negli spazi virtuali, per esempio nei social media o su internet. Il modo in cui l'avatar è disegnato è di solito a discrezione dell'utente. Di conseguenza, è emersa l'arte degli avatar.
In linea di principio, un avatar è un oggetto artistico creato dall'uomo che serve come controfigura di una persona specifica. Il nome deriva dalla parola sanscrita "avatara", che è usata nell'induismo per descrivere la manifestazione fisica di una divinità. Per molto tempo, gli avatar erano solo questo: Immagini di divinità che funzionano come stand-ins per la divinità nei siti religiosi. La croce su una chiesa cristiana, per esempio, serve come avatar di Gesù Cristo.
Nel nostro tempo, tuttavia, il significato è cambiato molto: La creazione di spazi virtuali sotto forma di internet, nei videogiochi o sotto forma di programmi informatici speciali ha reso necessari i proxy virtuali per gli utenti. In questo contesto, un avatar è la rappresentazione artificiale di un essere umano.
L'approssimazione alla realtà non è necessaria
Negli spazi virtuali, gli avatar appaiono di solito in due forme:
- Come immagine: Nei social media, per esempio, le immagini del profilo sono gli avatar degli utenti.
- Come grafica: In questo caso, qualche personaggio rappresenta l'utente. Per esempio, nelle reti di videogiochi, le rappresentazioni grafiche (i cosiddetti "gamer tag") sono comuni come avatar.
Una rappresentazione realistica della rispettiva persona non è un requisito per un avatar. Sta al rispettivo utente decidere da quale tipo di immagine vuole essere rappresentato. In alcune reti sociali (per esempio Xing o LinkedIn), tuttavia, è buona educazione usare una foto reale.
L'arte scopre gli avatar
Gli artisti hanno scoperto gli avatar come un modo per esprimersi grazie alla libertà di design. Sono attratti dalla possibilità di ritrarre la loro personalità attraverso un'immagine completamente diversa. L'avatar design è quindi diventato parte della "net art", le arti speciali che sono emerse attraverso internet. Ma le rappresentazioni disegnate ad arte di personalità umane hanno trovato ammiratori anche nel mondo analogico: La nota Ney York Postmaster's Gallery, per esempio, ha mostrato i "13 avatar più belli del gioco per computer Second Life" in una mostra nel 2007. A Düsseldorf, nella primavera del 2019, gli ospiti interessati del K21 hanno potuto vedere avatar piangenti creati dall'artista britannico Ed Atkins.