Cos’è il captcha?

Corto per ccompletamente automato pPUBBLICA turante prova da raccontare computer e hUmans aparte, una tecnica usata da un computer per capire se sta interagendo con un essere umano o un altro computer. Poiché l'informatica sta diventando pervasiva e le attività ei servizi computerizzati sono all'ordine del giorno, la necessità di maggiori livelli di sicurezza ha portato allo sviluppo di questo modo per i computer per garantire che abbiano a che fare con gli esseri umani in situazioni in cui l'interazione umana è essenziale per la sicurezza. Attività quali transazioni di commercio online, invii di motori di ricerca, sondaggi Web, registrazioni Web, registrazione gratuita di servizi di posta elettronica e altri servizi automatizzati sono soggetti a programmi software, o bot, che imitano il comportamento degli esseri umani al fine di falsare i risultati del attività automatizzate o eseguire attività dannose, come la raccolta di indirizzi e-mail per lo spamming o l'ordinazione di centinaia di biglietti per un concerto.

Al fine di convalidare la transazione digitale, utilizzando il sistema CAPTCHA all'utente viene presentata una parola distorta tipicamente posta sopra uno sfondo distorto. L'utente deve digitare la parola in un campo per completare il processo. I computer hanno difficoltà a decodificare le parole distorte mentre gli esseri umani possono decifrare facilmente il testo. Alcuni CAPTCHA ora usano immagini invece di parole in cui all'utente viene presentata una serie di immagini e viene chiesto qual è l'elemento comune tra tutte le immagini. Inserendo quell'elemento comune, l'utente convalida la transazione e il computer sa che ha a che fare con un essere umano e non con un bot.

La parola pubblico nel termine si riferisce al fatto che l'algoritmo utilizzato è reso pubblico invece di essere tenuto segreto. L'idea è che rompere la scurezza di un CAPTCHA dipende dall'intelligenza artificiale; scoprire l'algoritmo stesso non vanifica le misure di sicurezza. Il termine è stato coniato da Luis von Ahn, Manuel Blum e Nicholas J. Hopper della Carnegie Mellon University e John Langford dell'IBM nel 2000.


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