Fattore di forma M.2

Il fattore di forma M.2 è un tipo di scheda unità a stato solido che si inserisce nella scheda madre di un computer. Serve come memoria dati di memoria secondaria e non volatile. Un'unità M.2 può essere collegata a una scheda madre tramite una porta designata, invece di utilizzare un cavo, che richiedono molti SSD tradizionali.

Le unità M.2 utilizzano un collegamento Serial AT (SATA) o un bus PCI Express (PCIe) per l'elaborazione e l'archiviazione dei dati; questi sono due diversi metodi per collegare l'unità al computer. Le specifiche del computer decidono quale viene utilizzato, ma alcuni computer consentiranno entrambi, mentre altri ne consentiranno solo uno. È importante sapere quale supporto supporta il computer prima di acquistare un'unità M.2, poiché alcuni sono progettati solo per SATA o PCIe. L'uso di una connessione PCIe è in genere più veloce, anche se non eccessivamente.

Le versioni PCIe 3.0 o successive possono supportare anche la tecnologia NVMe (Non-Volatile Memory Express). Ciò aumenta notevolmente le velocità di elaborazione per i requisiti di archiviazione di dati di grandi dimensioni. Sebbene gli SSD siano una forma di archiviazione dati non volatile, NVMe utilizza un bus PCIe per bypassare un controller di sistema ed elaborare i dati come se fossero nella memoria principale. Ciò è particolarmente utile per applicazioni di grandi dimensioni o altri file di dati che altrimenti richiederebbero molto tempo per l'elaborazione. Tuttavia, non tutte le schede madri più vecchie supportano la tecnologia NVMe e non sempre possono essere modificate per farlo. E non tutte le porte PCIe supporteranno NVMe, ma l'utilizzo di una connessione PCIe per un'unità M.2 è ancora più veloce rispetto all'utilizzo di SATA.

Alcuni utenti SSD hanno notato problemi di surriscaldamento, in particolare con i bus PCIe poiché sono più veloci. Il luogo in cui si trova l'autobus (e quanto spazio ha all'interno del computer) potrebbe influire sul raffreddamento e sulle prestazioni. Molti SSD sono progettati per rallentare automaticamente il funzionamento dell'unità in caso di surriscaldamento; sono realizzati con determinate specifiche di temperatura ideali. Le prestazioni dell'unità diminuiranno se l'unità supera le sue raccomandazioni di calore massimo.


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