Finora, Intel è stata chiaramente in vantaggio nei PC e nei notebook aziendali. Con le varianti Pro delle APU serie A presentate al Computex 2014, AMD vuole ora braccare anche questo segmento di mercato.
I processori di AMD con unità grafiche Radeon integrate non si chiamano più CPU, ma APU (Accelerated Processing Units). Qui, la GPU integrata non è solo responsabile della grafica, ma dovrebbe anche accelerare altre operazioni di calcolo. Nelle APU della serie Pro-A, le parti CPU e GPU accedono alla memoria principale allo stesso modo. Inoltre, il software opportunamente programmato può esso stesso assegnare parti del programma alla parte del processore che le può eseguire più velocemente. AMD chiama questo una Heterogenous System Architecture (HSA) e combina anche i core di CPU e GPU nei cosiddetti core di calcolo. Il modello di punta A10 Pro-7850B, per esempio, ha dodici core di calcolo (quattro CPU e otto GPU). Le APU Pro-A sono disponibili rispettivamente come A6, A8 e A10 per i computer desktop e con un consumo energetico inferiore per i notebook.
AMD promette un ciclo di vita di 24 mesi e 18 mesi di stabilità d'immagine per i modelli Pro delle APU serie A. Inoltre, si dice che i nuovi processori offrano ampie opzioni di gestione basate su standard aperti. Con la tecnologia Eyefinity, fino a quattro monitor possono essere controllati tramite la grafica Radeon.
Come primo produttore, HP utilizza le nuove APU business di AMD in alcuni dispositivi della serie Elite 700. Oltre ai notebook della famiglia EliteBook con display da 12,5, 14 e 15,6 pollici, questo include anche un computer business all-in-one e due PC desktop. Non si sa ancora se e quando i dispositivi saranno disponibili sul mercato tedesco. |xx