Le aziende che conoscono le loro risorse tecnologiche e possono anche gestirle in modo completo sono meglio in grado di rispondere a sfide come Corona e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Una buona conoscenza delle risorse e una buona gestione delle stesse sono buoni presupposti per affrontare con successo le crisi - questa è la conclusione dello studio "IT Priorities 2021" pubblicato da Snow Software. Per questo, sono stati intervistati 1.000 CIO e 3.000 professionisti IT negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Germania.
"Le complessità, i rischi e i problemi di bilancio tradizionalmente affrontati dai dipartimenti IT si sono intensificati, e la rapida accelerazione della trasformazione digitale e dell'adozione del cloud ha creato nuovi problemi", afferma Alastair Pooley, Chief Information Officer di Snow Software. Questo rende ancora più importante, dice, per i dirigenti adattarsi rapidamente alle macro tendenze e impostare le loro priorità tecnologiche per il 2021.
È qui che la "technology intelligence" - la capacità di conoscere e gestire tutte le risorse tecnologiche - aiuta. Il 79% dei manager IT che hanno un'intelligenza tecnologica matura hanno espresso fiducia nel sondaggio che la loro organizzazione sarà in grado di padroneggiare le sfide attuali. E tutti gli intervistati, senza eccezione, vedono l'innovazione come un focus strategico per la loro organizzazione.
Panoramica dei risultati chiave
La gestione della tecnologia sta diventando sempre più difficile: La spesa per la tecnologia è aumentata su tutti i fronti - software, hardware, SaaS e cloud - negli ultimi dodici mesi. Dati gli ecosistemi più complessi, non sorprende che la gestione della tecnologia sia diventata più difficile per la maggior parte degli intervistati. Ma con i vincoli di bilancio previsti per il 2021, i dirigenti devono essere in grado di dimostrare il valore dei loro investimenti e garantire la corretta gestione del loro stack IT.
Valutazioni diverse: La percezione dei dipendenti dell'IT è migliorata. Ma esistono differenze significative in termini di gestione della tecnologia e di approvvigionamento. Da un lato, molti dipendenti (41%) credono di avere un accesso più facile alla tecnologia. Tuttavia, le valutazioni tra i manager IT e i dipendenti divergono significativamente (di 22 punti percentuali) quando si tratta della facilità di procurarsi software o servizi cloud. Dirigenti e impiegati hanno anche opinioni diverse in altre aree. Per esempio, il 16% dei dipendenti crede che la tecnologia mal gestita o non gestita affatto non abbia alcun impatto sul business. Solo sulla questione della sicurezza c'è unanimità.
Gli audit dei fornitori sono sottovalutati: Molte aziende (87%) sono state sottoposte ad audit da almeno un fornitore di software negli ultimi 12 mesi - più frequentemente Microsoft, IBM, Oracle, Adobe e SAP. Eppure solo circa la metà degli intervistati ha paura di un imminente audit - anche se geograficamente variano ampiamente, con l'81% dei dirigenti statunitensi che esprimono preoccupazione, rispetto a solo il 30% in Germania e il 42% nel Regno Unito. Sulla base del sondaggio dell'anno scorso e del comportamento dei fornitori di software dopo la crisi finanziaria del 2008, è probabile che i dirigenti IT europei sottovalutino significativamente i rischi di un audit del fornitore.
Contraddizione nelle priorità IT principali: Tra le priorità più alte negli ultimi 12 mesi, secondo il sondaggio, c'erano l'adozione di nuove tecnologie, la riduzione dei rischi di sicurezza e il taglio delle spese IT (38% ciascuno). D'altra parte, le maggiori sfide per i leader IT sono state le minacce alla cybersecurity (43%), l'adozione di nuove tecnologie (40%) e il supporto al lavoro remoto (39%).
Mature Technology Intelligence: Solo il 14% dei leader IT intervistati soddisfa i requisiti per una matura technology intelligence. Questo gruppo d'élite è quindi particolarmente bravo a sostenere la trasformazione digitale, a ridurre il rischio, a responsabilizzare i dipendenti e a tenere d'occhio la spesa.
ICIO e i leader IT devono trovare il giusto equilibrio tra la gestione del rischio e l'agilità nel 2021, commenta Pooley. La visibilità completa delle risorse tecnologiche unita alla capacità di gestirle è più importante che mai,
.