I clienti aziendali in Europa non stanno approfittando dei risparmi possibili migliorando le loro tecnologie e ottimizzando le soluzioni di stampa. Almeno questa è la conclusione di uno studio commissionato da OKI.
In Germania, materiali come biglietti da visita, opuscoli, poster o striscioni sono difficilmente stampati dalle aziende stesse in modo da risparmiare sui costi. Secondo uno studio di OKI Priniting Solutions, la ragione principale data per questo è una qualità di stampa inadeguata. Un'altra ragione data è stata la mancanza di tempo: La gente non ha le risorse per scoprire come funziona la produzione di questi documenti di stampa aziendali.
Ma soprattutto nel settore delle PMI tedesche, il potenziale della stampa in-house sarebbe enorme, spiega Bernd Quenzer, amministratore delegato e vicepresidente della regione centrale di OKI Systems Germany. In questo contesto, si riferisce a uno studio pubblicato nel marzo 2009 dal Centre for Economics and Business Research, secondo il quale le aziende di tutto il mondo potrebbero risparmiare quasi quattro miliardi di euro all'anno.
Secondo lo studio di OKI, le aziende tedesche sono anche "molto indietro" in un confronto europeo quando si tratta dell'uso di stampa interna, duplex e software di gestione dei costi. Quasi il 20% degli intervistati pensa che una stampante professionale con flessibilità dei supporti sia troppo costosa. Secondo Quenzer, i costi operativi a medio e lungo termine, i prezzi dei materiali di consumo e l'utilizzo ottimale dovrebbero avere un ruolo maggiore nei piani di investimento. Inoltre, nessuno deve sacrificare la qualità di stampa professionale al giorno d'oggi se si utilizzano "le tecnologie di stampa e copia facili da usare disponibili sul mercato".
Le linee guida per la stampa, sebbene presenti in molte aziende in Europa, sono spesso ignorate o comunicate male all'interno delle aziende. Solo il 36% degli intervistati era sicuro che la loro azienda avesse una politica a livello aziendale, per esempio, sulla stampa fronte-retro. Il 12% non sapeva se esisteva un regolamento.
Per lo studio "Cosa stampate esattamente?", OKI ha intervistato utenti aziendali del settore manifatturiero e dei servizi in 15 paesi europei.