L'ordinanza sull'indicazione dei prezzi è attualmente in fase di revisione per migliorare l'applicazione e modernizzare le norme di protezione dei consumatori. Ora, un trader deve aver dimostrato la disciplina dei prezzi per almeno 30 giorni nel caso di sconti elevati. Ci sono già le prime critiche alla bozza.
All'inizio del 2020 è entrata in vigore la direttiva UE 2019/2161 sulla modernizzazione delle norme di protezione dei consumatori, il cosiddetto "New Deal per i consumatori". Questo prevede modifiche al regolamento sull'indicazione dei prezzi (PAngV). Gli stati membri dell'UE hanno tempo fino al 28 novembre 2021 per adottare i regolamenti corrispondenti. Devono essere applicati a partire dal 28 maggio 2022. Il ministero federale dell'economia e dell'energia (BMWi) ha ora pubblicato un progetto di legge su questo.
Ecco i cambiamenti in breve:
- Nuovi requisiti per le riduzioni di prezzo: Ogni volta che viene annunciata una riduzione di prezzo, deve essere indicato il prezzo precedente applicato dal commerciante per un certo periodo prima della riduzione di prezzo. Questo è il prezzo totale più basso che il commerciante ha chiesto ai consumatori di pagare per un prodotto già presente nella sua gamma negli ultimi 30 giorni.
- Obbligo di indicare il prezzo di base: Questo deve essere "inequivocabile, chiaramente identificabile e facilmente leggibile".
- Prezzi comprensivi di IVA e altre componenti del prezzo: Nei contratti a distanza, i commercianti devono indicare che i prezzi includono l'IVA e se sono previsti costi aggiuntivi di trasporto, consegna, spedizione o altro, nella misura in cui questi costi possono essere ragionevolmente calcolati in anticipo.
- Regolamentazione sui depositi: Attualmente, la Corte di giustizia europea sta esaminando la questione se i depositi devono essere inclusi nel prezzo totale. Secondo la BMWi, in assenza di requisiti europei, è lasciato al legislatore nazionale decidere se e come l'importo di un deposito rimborsabile deve essere reso noto al consumatore.
Il regolamento rivisto non ha una vera innovazione. La maggior parte dei regolamenti, specialmente quelli riguardanti il commercio elettronico, servono a migliorare la comprensibilità e la leggibilità. Dato che il tutto è attualmente ancora una bozza, resta da vedere se l'emendamento sarà effettivamente applicato in questo modo.
L'Ordine federale tedesco (BRAK) critica la proposta che i commercianti devono indicare il prezzo precedentemente applicabile per almeno 30 giorni in caso di sconti. Secondo il BRAK, la regola contenuta nel progetto di legge porterebbe ad ambiguità se un commerciante non sconta solo un singolo prodotto, ma interi gruppi di prodotti o la sua intera gamma.
Anche la Federazione delle organizzazioni dei consumatori tedeschi (Verbraucherzentrale) vede la necessità di migliorare la chiarezza dei prezzi. Vuole che il prezzo di base sia indicato nelle immediate vicinanze del prezzo totale. Questo deriva dal progetto di legge, secondo il centro di consulenza per i consumatori, finora solo indirettamente. Il nuovo regolamento sull'informazione dei consumatori sulle riduzioni di prezzo dovrebbe essere reso più chiaro per escludere informazioni fuorvianti.
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